La felicità è un sogno fugace per molti di noi, che oscilliamo tra stati d’animo di felicità e infelicità se solamente ci cade il berretto dalla testa.

La felicità è qualcosa di personale di interiore, nessuno ci può rendere felice o infelice

senza il nostro permesso. Perciò scegli di essere felice in ogni momento! Cose, persone, luoghi, eventi e il mondo esterno sono in costante cambiamento. La chiave è trovare stabilità in una genuina felicità interiore.

Non è necessario essere depressi e infelici nel vedere la tanta miseria e l’egoismo attorno a noi, non dobbiamo portare costantemente alla mente gli aspetti negativi della vita.

C’è così tanto di buono e positivo in questo mondo. In particolare l’amore, la compassione e l’altruismo sono qualità vive e profonde. La vita è molto più vasta e misteriosa di quanto il nostro pensiero limitato può comprendere, ciò che ci sembra imperfetto o doloroso potrebbe in realtà rivelarsi qualcosa di veramente benefico per noi.

La ricerca per migliorare noi stessi è importante, facciamo in modo che diventi un’abitudine e ricordiamoci di godere dell’intero processo.

Cercare continuamente il benessere e l’agio materiale, senza un sincero apprezzamento per le prove o le sfide che ci serba la vita, significa correre il rischio di perdere di vista la vera essenza dello Yoga e della vita stessa. Non ci sono cure magiche o sofisticate posture Yoga o venerabili Guru o la conoscenza che si ottiene dai libri che possa creare la nostra personale felicità. Essa viene da dentro e trovarla è un’esperienza diversa per ognuno.

Il famoso poeta indiano R. Tagore, descrive in un suo racconto una madre che allatta il bambino, egli piange per la perdita di nutrimento da un seno, ma la madre sa bene che ora c’è nutrimento migliore nell’altro seno e così lo abitua a spostarsi da un seno all’altro.

Allo stesso modo non dobbiamo mai dimenticare che la natura ha un suo piano, ha le sue regole. Nella vita dobbiamo impegnarci a fondo ma alla fine ci dobbiamo inchinare al processo più grande, la natura, Dio o coscienza primordiale.

Lo Yoga ci insegna a guadare tra la sofferenza e il piacere, il successo e il fallimento mantenendo una mente equilibrata, stabile ed equanime. Lo Yoga ci dice: “Impara ad accettare il negativo così come accetti il positivo, perché sono entrambi impermalenti e ci possono insegnare qualcosa di grande beneficio in questo preciso momento”.

Il bambino in riva al mare potrebbe non esse pronto a credere che il castello di sabbia che ha costruito può essere spazzato via dalle onde. Ma l’adulto lo sa ed è pronto quando questo potrebbe succedere. Lo Yoga è perciò la pratica per diventare “adulti” e accettare la legge dell’impermanenza.

Impariamo a mantenereun atteggiamento di gratitudine verso la vita. Ogni giorno, elenchiamo nel nostro diario personale tre coseper le quali siamo grati. Può essere qualsiasi cosa, dal tepore della casa, qualcuno chi ci ha fatto sorridere, una bella email ricevuta o il sole splendente sul nostro viso. Controlliamo l’elenco una volta ogni tanto e notiamo come ci fa sentire. Contentezza, fede e gratitudine, nella pratica quotidiana dello Yoga, sono la chiave per una stabile felicità-yogica.

Quindi, la prossima volta che la vita ti getta addosso delle palle deformi, scegli di essere felice nonostante tutto. Trova il tuo OM interiore e fai ciò che devi fare! Lo yoga celebra la vita e la felicità. Sii benedetto e sii felice!

Estratto da un discorso di Hansaji, direttrice di “The Yoga Institute”, Mumbai India.

Tradotto da Carlo Donini per DHARMAYOGAKARUNA 2018

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